Orologi Vintage Digitali Anni 70 i Migliori per Uomo

Gli anni 70 non passano mai di moda. Per qualcuno in questo periodo c’è stata la musica migliore, ma anche i vestiti non erano male. Insomma sono in tanti ad amare questo periodo storico. All’ inizio del 1970 sono apparsi i primi orologi digitali al quarzo, insieme alle calcolatrici.

Il primo orologio con schermo digitale ad aver avuto un gran successo è stato il CASIO F91W, che si può acquistare su Amazon a poco piú di 10 euro. Era totalmente in plastica, nero, con il cinturino in plastica e la fibbia in metallo. Tre pulsanti ed un batteria che durava anni. Insomma una rivoluzione per l’epoca.

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Pochi anni dopo iniziano ad arrivare gli orologi digitali in acciaio SILVER E GOLD. Il Casiotron 38cs-14 fu un vero e proprio successo commerciale venduto in milioni di esemplari in tutto il mondo.Fu il primo orologio “smart” che indicava anche la data ed i giorni che componevano il mese. Se vogliamo acquistate un orologio simile possiamo optare per il CASIO A168WA-1VES, un modello Unisex, per uomo o donna. Elettroluminescente ha anche funzioni di sveglia e cronometro. Un must per gli amanti degli orologi vintage, con uno stile ancora moderno.

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All’ inizio degli anni 80 arriva l’orologio digitale con calcolatrici. Casio non è stata la prima o l’unica azienda a realizzare orologi calcolatrice: Pulsar ne ha introdotto uno insieme a Hewlett-Packard negli anni ’70, seguito da numerose altre aziende, ma è Casio quella maggiormente ricordata per questo accessorio da nerd .

Il successo degli orologi digitali di Casio è dovuto anche al cinema. In “Ritorno al Futuro“, Marty Mc Fly interpretato da Michael J.Fox indossa un CA53W, modello con una piccola calcolatrice incorporata, mentre nel primo Alien, Amanda Ripley indossa un Casio F100. Mentre in un James Bond del 1979, Moonraker, l’agente segreto indossa un Seiko M354.

 

 

 

Il successo degli orologi digitali made in Japan continua anche negli anni 80 per terminare alla fine del decennio. Non c’è solo Casio come marca ad essere amata, ma anche Seiko, Ricoh. Iniziano ad arrivare varianti.

Orologio da polso a LED rossi

 

Vi ricordate gli orologi da polso digitali con i led rossi? Si doveva spingere un pulsante per guardare l’ora. Si trovano solo su Ebay, per i collezionisti. Se volete comprare un modello nuovo c’è il Cursonline con schermo quadrato. I numeri sono ben visibili perchè grandi, adatto anche per bambini ed anziani.

L’Omega Time Computer 1 è uno degli orologi digitali più iconici degli anni ’70 e rappresenta un capitolo importante nella storia dell’orologeria elettronica. Introdotto nel 1972, l’Omega Time Computer 1 è stato il primo orologio digitale prodotto dalla rinomata casa svizzera Omega e uno dei primi orologi da polso al mondo a utilizzare un display a LED rossi (diodi a emissione luminosa).

Questo modello è nato in un periodo di grande fermento tecnologico, quando l’industria dell’orologeria era in piena transizione dall’era degli orologi meccanici e automatici a quella degli orologi elettronici. Omega, già famosa per i suoi cronografi da polso di alta precisione e per il legame con le missioni spaziali della NASA, decise di abbracciare questa nuova tecnologia e di creare un orologio che incarnasse lo spirito futuristico dell’epoca.

Il Time Computer 1 fu sviluppato in risposta al successo del Pulsar Time Computer, prodotto dalla Hamilton Watch Company, che aveva introdotto per primo il concetto di un orologio digitale con display a LED. Omega decise di migliorare questa tecnologia, sviluppando un orologio che non fosse solo un capolavoro di ingegneria, ma anche un oggetto di lusso.

L’Omega Time Computer 1 aveva una cassa realizzata in acciaio inossidabile o oro 18 carati, a dimostrazione del suo posizionamento nel mercato degli orologi di fascia alta. Il quadrante era costituito interamente da un display digitale con numeri rossi, visibili solo quando si premeva un pulsante laterale, un design tipico degli orologi a LED di quell’epoca. La scelta dei LED rossi era dettata dalla loro luminosità e dal fascino visivo, che dava un tocco futuristico e distintivo all’orologio. Tuttavia, poiché il display consumava molta energia, il tempo veniva mostrato solo quando richiesto dall’utente, premendo un pulsante sul lato dell’orologio.

L’orologio era alimentato da un microprocessore di seconda generazione e utilizzava un modulo LED prodotto dalla American Microma Corporation, una divisione della celebre Intel, azienda leader nella produzione di chip. Questa collaborazione rappresentava un punto di contatto importante tra l’industria dell’orologeria svizzera e la nascente tecnologia dei semiconduttori americana. La presenza di un microchip avanzato era una novità all’avanguardia per l’epoca, rendendo l’Omega Time Computer 1 uno degli orologi digitali più tecnologicamente avanzati disponibili sul mercato.

Dal punto di vista estetico, l’Omega Time Computer 1 si distingue per il suo design robusto e decisamente futuristico. La cassa rettangolare e solida, abbinata al bracciale integrato, conferisce all’orologio un look audace e moderno, tipico dello stile degli anni ’70. Le sue dimensioni erano relativamente grandi per l’epoca, ma si adattavano perfettamente alla moda degli orologi più massicci che stava emergendo in quel periodo.

Nonostante il suo fascino e l’avanguardia tecnologica, l’Omega Time Computer 1 presentava alcune limitazioni. Il display a LED rosso, pur essendo luminoso e accattivante, consumava molta energia, rendendo necessarie frequenti sostituzioni della batteria. Inoltre, la leggibilità del display poteva risultare problematica alla luce diretta del sole, un difetto comune tra gli orologi a LED di quell’epoca. Questi fattori, insieme al rapido sviluppo della tecnologia degli LCD (display a cristalli liquidi), portarono a una graduale diminuzione della popolarità degli orologi a LED rossi negli anni successivi.

Nonostante ciò, il Time Computer 1 di Omega ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’orologeria, diventando un pezzo da collezione molto ricercato. La sua rarità, unita al design audace e alla storia unica, lo ha reso un oggetto del desiderio per gli appassionati di orologi vintage e per chiunque sia interessato alla storia degli orologi digitali. È un orologio che incarna l’audacia dell’innovazione tecnologica degli anni ’70, un periodo in cui l’orologeria iniziava a sperimentare e ad esplorare nuove frontiere.

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